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Testo - I passi in prosa di altri autori riportati nel testo si citano di seguito tra virgolette caporali fino a 3 righi. I passi più lunghi si riportano senza virgolette, andando a capo, facendo rientrare i margini di alcune battute e riducendo il corpo e l’interlinea.
- Le virgolette apicali vanno adoperate nel caso in cui nell’ambito di un ampio brano citato ci sia una seconda citazione. , oppure se l’autore voglia evidenziare un termine o una breve considerazione.
- Le trascrizioni di documenti, come le bibliografie finali, sono stampate in corpo minore rispetto al testo.
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Note e citazioni bibliografiche - Le note sono pubblicate in fondo alla pagina. I richiami alle note sono indicati nel testo, prima dell’eventuale segno d’interpunzione, con un numero in esponente, senza parentesi o altro, con numerazione progressiva.
- I titoli si riportano in corsivo, il lessico straniero in corsivo, i numeri in arabo.
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Prima citazione
MONOGRAFIE - Le Monografie sono citate con l’iniziale del Nome e il cognome per esteso. Ove ci sia un doppio nome per esempio F.A. Grimaldi,
tra i due nomi puntati nessuno spazio.
- Il Titolo è indicato in corsivo, preceduto dalla virgola. Eventuale Sottotitolo è trascritto dopo il punto
sempre in corsivo.
- Luogo di edizione, Editore e Data sono separati dalla virgola.
- Se si deve precisare il n. di pagina da cui si trae la citazione,
il n. di pagina viene dato dopo la Data, preceduto da virgola.
Per questo tipo di documento i dati bibliografici che compongono la descrizione sono quindi:
→ Autore, Titolo, Sottotitolo, Luogo di edizione, Editore, data, pagine. Es.: R. Ajello, Formalismo medievale e moderno,
Napoli, Jovene, 1990, p. 79. Es.: G. Sasso, Benedetto Croce. La ricerca della dialettica, Napoli, Morano, 1975, pp. 85, 97, 100.
- La nuova edizione di un’opera (o qualsiasi altra edizione successiva alla prima) si segnala con il rispettivo numero posto ad esponente accanto alla data.
Es.: F. Fonzi, I cattolici e la società italiana dopo l’Unità, Roma, Studium, 19773.
- Tutte le indicazioni bibliografiche trascritte, provenienti da fonti esterne e non dall’edizione citata, sono riportate fra parentesi quadre.
Es.: A.M. Rao, P. Villani,
Napoli 1799-1815. Dalla repubblica alla monarchia amministrativa, Napoli, Edizioni del Sole, s.d. [1995].
OPERE MISCELLANEE - Le Opere miscellanee sono citate come le Monografie se gli Autori sono fino ad un massimo di tre;
Es.: T. Detti, G. Gozzini, Storia contemporanea. I.
L’ Ottocento, Milano, Bruno Mondadori, 2000.
- Se gli Autori sono in numero superiore a tre, non si usa la formula AA.VV., bensì il Titolo in corsivo, seguito dall’indicazione del Curatore in tondo e minuscolo,
preceduto e seguito da virgola.
Es.: Cultura società potere. Studi in onore di Giuseppe Giarrizzo, a cura di F. Lomonaco, Napoli, Morano, 1990.
- Nel caso di un’opera in più volumi, di cui si cita un solo volume, si usi:
Es. G. Candeloro, Storia dell’Italia moderna, VI. Lo sviluppo del capitalismo e
del movimento operaio, Milano, Feltrinelli, 1970.
SAGGI CONTENUTI IN OPERE MISCELLANEE - Si indicano con Autore, titolo in corsivo, ‘in’ e
citazione della Monografia secondo le regole esposte sopra.
Es.: M. Del Treppo, Le avventure storiografiche della tavola Strozzi, in P. Macry, A. Massafra,
Fra storia e storiografia. Scritti in onore di Pasquale Villani, Bologna, il Mulino, 1994, pp. 483-515.
SAGGI CONTENUTI IN PERIODICI
- Si indicano con Autore, Titolo in corsivo, ‘in’ e Titolo del Periodico fra virgolette caporali, seguito dal numero arabo di Volume dell’Annata seguito in parentesi tonda (dell’anno)
, se la rivista ha numerazione annuale basta inserire le pagine citate, se invece ogni fascicolo ha una sua numerazione autonoma, occorre indicare il numero del fascicolo e, dopo
la virgola, le pagine citate del fascicolo
Es.: G. Galasso, Ancora su storicismo e De Martino, in «L’Acropoli», 14 (2013), p. 201. Es. : R. Lupi, Schiavi e
missionari:note da alcuni scritti di Luigi Ferdinando Marsili, in «Mediterranea - ricerche storiche», 10 (2013), 27, p. 161.
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Seconda citazione e successive- Quando un lavoro è già stato citato, oltre al nome e cognome proprio dell’Autore, il Titolo va indicato o per esteso in corsivo seguito da virgola e ‘cit.’ in tondo o con parziale citazione del titolo in corsivo, dalla virgola e da ‘cit.’ in tondo, e si faccia riferimento a una o più pagine specifiche:
Es.: R. Romano, Storia d’Italia, cit., pp. 10-15. - Quando il riferimento riguarda l’indicazione bibliografica della nota immediatamente precedente si usi ‘Ibidem’ in corsivo.
Es.: (per lo stesso autore volume e pagina) Ibidem. Se autore, volume sono gli stessi della nota precedente, ma la pagina è diversa, occorre mettere ‘Ivi’ in corsivo, la virgola e le pp. Es.: Ivi, pp. 17-19.
- Quando si cita la stessa opera nella stessa nota si usi “Idem/eadem” per l’Autore/Autrice, seguito dalla virgola, ‘ivi’ in corsivo e l’indicazione delle pagine.
Es.: Idem, ivi, pp. 10-15.
- Quando il riferimento riguarda il medesimo autore citato immediatamente prima nella stessa nota si proceda come di seguito indicato.
Es.: A. Gerschenkron, Il problema storico dell’arretratezza economica, Torino, Einaudi, 1974; Idem. La continuità storica. Teoria e storia economica, Torino, Einaudi, 1976.
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Citazioni Archivistiche- Si consiglia di premettere alla nota n. 1 l’elenco delle Sigle degli Archivi. Possono essere indicate anche eventuali sigle di Istituzioni e Periodici frequentemente citati.
Es.: ASN = Archivio di Stato, Napoli BNN = Biblioteca Nazionale, Napoli ASI= Archivio Storico Italiano
- La citazione è fatta con la Sigla dell’Istituzione, seguita dall’indicazione del Fondo archivistico, della Busta, del Fascicolo, e dei numeri dei Fogli, separati dalle virgole.
Es.: ASN, Collaterale, Notamentorum, busta O, fas. 4615, ff. 45-47.
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